Blue Valentine

Cindy sembra algida e sbrigativa. Dean appare come un bambino gigante, stempiato, perennemente sporco di pittura. Ai sorrisi si alternano momenti di raggelante silenzio. E ci sentiamo obbligati a porci la domanda che regge tutto il film: come può una coppia arrivare a questo punto? Com’è che un amore finisce? Il film non dà risposte, ma pone ulteriori interrogativi e, anzi, spinge lo spettatore a riflettere. Non solo sull’amore e sulle relazioni, ma sulla vita in generale: aspettative, aspirazioni, delusioni. Continua a leggere

Come un Tuono

Fino alla settimana scorsa, vivevo quello che era stato un mese cinematograficamente deludente e avvilente, eccezione fatta per alcune proiezioni carine che, però, non erano riuscite a rapirmi, a catturarmi. Questo film (e Derek Cianfrance) – in sala dal 4 aprile -, invece, ce l’ha fatta. Colpita e affondata dalla sua bellezza, sono rimasta incollata allo schermo, alla storia e … Continua a leggere

I “lunghissimi”: perché vale la pena passare più di due ore in sala

Pochi giorni fa ho dovuto prendere il treno per alcune ore e, non posso ancora perdonarmi, non avevo un libro da leggere – a mia discolpa: è stato tutto molto improvviso! – e, così, ho deciso di spendere 1 euro e prendere un settimanale “da donne” attratta da un articolo sulla notte degli Oscar, che, però, si è rivelato veramente misero. In compenso ho trovato una terribile rubrica che, in questa “puntata”, suggeriva in quali momenti distrarsi in caso di visione di alcuni dei lunghi film delle ultime settimane. Terribile! Così ho deciso di prendere ciascuno di questi film e spendere qualche riga in favore di quelle meravigliose visioni. Continua a leggere

Looper

In Looper ci troviamo in un futuro in cui ci si può arricchire solo sfruttando la circolarità del tempo, messa a disposizione da chi vive trent’anni avanti, ma tale ricchezza dipende soltanto da quanto valore viene dato a questo tempo, il proprio e quello altrui. Uccidere personaggi scomodi inviati dal futuro, vivere nella ricchezza per trent’anni ed essere rispediti trent’anni indietro nel tempo, legati e incappucciati, pronti per essere eliminati da sé stessi è il metro in base al quale il valore della vita e del tempo vengono misurati.
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Horror: a love story (vol.1)

Per amore della conoscenza, nel corso degli ultimi anni, il mio cervello è stato sottoposto a un’inestimabile quantità di ore di film e, ogni volta, è sempre un’esperienza mistica, un tuffo al cuore che raggiunge il suo apice quando si è in sala e, improvvisamente, una sequenza o anche una semplice inquadratura, fa vibrare una delle corde che stanno tese tra stomaco e cuore. ll cinema horror, come molto spesso accade per i film di genere, non è pensato per fare questo effetto, ma per regalare un altro tipo di tuffo al cuore, per far vibrare di altre emozioni il nostro stomaco. Lo spavento. E funziona sempre, anche se sappiamo che succederà, anche se possediamo tutti gli indizi per immaginare quando avremo paura. Continua a leggere

Amour

  «A volte sei un mostro, ma sei gentile» Questo è un film che, a raccontarlo, mi fa emozionare ancora molto e in modo inarrestabile, un po’ come quando George – il bravissimo Jean Louis Trintignant – ricorda che, quando era ragazzino, nel parlare di un film visto a un ragazzo del vicinato, aveva sentito montare dentro di sé le … Continua a leggere

Take Shelter

Curtis LaForche (Micheal Shannon) è un bravo padre – adorabile nella semplicità con cui ama la sua bambina – e un tenero marito che, fin dalle prime inquadrature, entra ed esce dalla porta di casa quasi sfiorando lo stipite superiore, riempiendo, come un gigante buono, le inquadrature di un’atmosfera familiare e accogliente. Ci fa sentire protetti, questo padre che, in … Continua a leggere

La tragedia dietro l’angolo: Francis Bacon, Oldboy e io

Oggi, testimone di una slavina di eventi poco confortanti che mi fanno domandare se preferirei, potendo scegliere, appartenere al genere umano o alla famiglia dei lemming, il sottile filo che mi legava alla silenziosa sopportazione del mondo così com’è, si è rotto. Forse perché è ora di dare ascolto a George Bernard Shaw: chi accetta il mondo così com’è, è un idiota. Continua a leggere