The house that Jack built

Lars von Trier per me è un po’ come il bel tenebroso del paese che ti fa soffrire e sai che non ti darà mai la stabilita ma è bellissimo e profondo e obscuro – ovviamente ridurre LvT a quello che è un bieco stereotipo, che se fosse umano avrebbe le stesse chance di sopravvivere di Barbie (non ci sta … Continua a leggere

Suspiria (2018)

Sono un paio di mesi che sto tenendo per me quello che penso di Suspiria di Guadagnino. L’ho visto qui a novembre e ho atteso che uscisse anche in Italia per scriverne. E lo faccio, perché sono imparziale, ascoltando la favolosa colonna sonora di Tenebre (Tenebre Remixa ripetizione, per essere precisa).   Ah, buon anno! Il post sarà lungo e … Continua a leggere

Mandy

Prima di scrivere anche una sola parola relativamente a Mandy, devo anticipare un paio di assolute verità perché devo essere onesta nei confronti di chi legge:   Adoro Nicolas Cage, sono convinta che sia uno dei migliori 5 attori viventi (Nicolas Cage, Nicolas Cage, Nicolas Cage e Sam Rockwell sono gli altri quattro) e non mi interessa se i più … Continua a leggere

The Voices: Marianne Satrapi danza con l’horror

The Voices prende una serie di cose che adoro (il kitsch, gli animali, la follia simpaticona ma imprevedibile, il montaggio con i controcazzi, l’ironia sottile che a una certa sguaia e poi torna in sè solo per sguainare più forte, le morti spettacolari slasherose) e cose che mi spaventano a morte (i serial killer, le persone buone genuinamente che poi sbroccano ma a differenza del l’ironia non tornano in se mai più, il male di vivere, quello vero, non il ciuffone che piange e si mette le collane con le lamette, né) e le fa andare a braccetto Continua a leggere

Yves Sain Laurent

Yves Sain Laurent. Un marchio, un’icona e, soprattutto, un essere umano dalla straordinaria complessità. Il film di Jalil Lespert recupera la persona dietro al mito, mettendo in risalto luci e ombre di uno degli stilisti più rivoluzionari del Ventesimo secolo. Il film racconta con accuratezza e rispetto, più che celebrare agiograficamente, Yves Sain Laurent in quanto artista, amante, timido, spregiudicato, … Continua a leggere

Snowpiercer

Nel 2014 il surriscaldamento globale, aggravato dal continuo inquinamento di natura antropica, causa una glaciazione globale e costringe i pochi superstiti a fuggire a bordo di una locomotiva che è una novella arca di Noè, che rappresenta l’unico mezzo per continuare a vivere sulla Terra, che, però, resta segregata all’esterno. E, per alcuni di questi sopravvisuti, per diciotto anni, la Terra non sarà che un vago e doloroso ricordo. Continua a leggere

Monuments Men

Una via di mezzo tra l’A-team, un drappello di secchioni (in senso positivo, anche se un’accezione negativa, per me, non esiste), Indiana Jones e, soprattutto, un senso di appartenenza al genere umano di una profondità per nulla scontata e banale. Ecco i Monuments Men, una piccola squadra realmente esistita di uomini, non di soldati, che affrontò la Seconda Guerra Mondiale … Continua a leggere

23/07/1967 – 02/02/2014: Addio, Philip

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono, fate tacere il cane con un osso succulento, chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti. (W. H. Auden) Philip Seymour Hoffman era un grandissimo talento, un genio, un vero artista. Il vuoto da lui lasciato nel panorama cinematografico sarà sempre incolmabile e ci saranno … Continua a leggere