The Voices: Marianne Satrapi danza con l’horror
The Voices prende una serie di cose che adoro (il kitsch, gli animali, la follia simpaticona ma imprevedibile, il montaggio con i controcazzi, l’ironia sottile che a una certa sguaia e poi torna in sè solo per sguainare più forte, le morti spettacolari slasherose) e cose che mi spaventano a morte (i serial killer, le persone buone genuinamente che poi sbroccano ma a differenza del l’ironia non tornano in se mai più, il male di vivere, quello vero, non il ciuffone che piange e si mette le collane con le lamette, né) e le fa andare a braccetto Continua a leggere