Trieste Science+Fiction 2015 (giorno 2)

Il secondo giorno, anzi, la seconda sera allo sci fi mi ha lasciata un po’ così. Sarà che sono esigente, sarà che mi aspettavo un mini-capolavoro divertente e commovente e un bello slasher da nostalgici e invece no. Le mie aspettative, di nuovo, probabilmente erano troppo alte, perché gli applausi fioccavano per Summer Camp e le urla si sprecavano per Dio esiste e vive a Bruxelles.

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Il casting per la parte di Dio è stra approvato

 

Dio-Bruxelles: carino. Non ho molto altro da dire e mi dispiace. Forse il film davvero non aveva più pretese di così e, in tal caso, si tratta di una commedia dall’umorismo molto francese che resta particolare anche per l’impronta fiamminga, che si vede e si sente e la distingue rispetto alle commedie che la Francia sforna come se non ci fosse un domani, caratterizzate più da stoccate brillanti e dal ritmo rapido, la cui forza è più psicologica, mentre qui l’umorismo funziona in virtù del modo ironico ma non provocatorio con cui si parla della religione cristiana e di Dio in generale. Carina la parte su Dio che scrive le leggi di Murphy. Tutto quello che mi resta è un sorriso da pochi secondi e un film la cui conclusione è che se Dio fosse donna sarebbe tutto tanto bello e divertente e che le persone per non essere orribili devono trovare il loro posto nel mondo. Niente di nuovo. Carino.

 

Da The house of The Devil a qui. Povera Jocelyn

Da The house of The Devil a qui. Povera Jocelyn

Summer Camp: imbarazzante, davvero. Cioè, il film poteva essere un omaggio allo slasher, i campeggi estivi sono un terreno fertile per far sbocciare trame di morte non troppo intricate, ma divertenti nella loro semplicità. Io mi aspettavo un tributo al genere, con il killer misterioso che cala il machete o quello che è senza pietà, magari anche con un bel twist finale, o anche no. Sono una che si accontenta se le cose sono fatte bene. Voglio dire, ci stava anche una cosa terra terra alla Venerdì 13. Invece il film è una via di mezzo tra il tremendo Shrooms e il peggio ancora The Breed e un young adult drama a caso di quelli che neanche con la pistola puntata. Sembrava Cabin Fever e invece era malessere. Male male male. Take-home message: nevertheless trust a fattone.