Fremo nell’attesa: A most wanted man.

Okay. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato, ma non sapevo precisamente quando. Poi hanno annunciato che il 30 ottobre sarebbe uscito l’ultimo film in cui ha recitato Philip Seymour Hoffman. Il mio attore preferito di sempre (semprissimo, in assoluto). Che reazione potevo avere? Compassato stupore? Autentico interesse? Grandi aspettative? Ebbene no, sono terrorizzata: e poi, poi che mi resta … Continua a leggere

Synecdoche, New York

Immaginifico come un film di Michel Gondry (per cui Kaufman è stato due volte sceneggiatore per due film che sono tra i migliori degli ultimi dieci anni, Eternal Sunshine of the Spotless Mind e Human nature), fiabesco come Spike Jonze (autore di Her e del corto I’m Here, che è una delle cose più strazianti che abbia mai visto e per cui Kaufman ha sceneggiato Il ladro di orchidee e Essere John Malkovich), contorto come (il mio) David Lynch e poetico come Herzog, Synecdoche, New York è un film che ha una trama, ma che è impossibile da raccontare, è un inestricabile intreccio di riflessioni sulla vita e sul senso che questa assume alla luce delle nostre azioni e delle nostre non azioni, del tempo che sprechiamo a riflettere anzi che ad agire, sulle occasioni mancate, su noi stessi Continua a leggere

23/07/1967 – 02/02/2014: Addio, Philip

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono, fate tacere il cane con un osso succulento, chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti. (W. H. Auden) Philip Seymour Hoffman era un grandissimo talento, un genio, un vero artista. Il vuoto da lui lasciato nel panorama cinematografico sarà sempre incolmabile e ci saranno … Continua a leggere